Archive for febbraio, 2011

febbraio 28, 2011

contrordine compagni!

di i Mulini a Vento

la legge sul prezzo del libro che aspettava dal Ministro Romani la Deliberante per poter passare direttamente alla Camera, sarà invece discussa in Aula mercoledì.

Altre notizie in tempo reale.

aggiornamento del 24 febbraio u.s.

Cari amici editori e librai, cari amici lettori, non abbiamo dato notizie ultimamente sulla legge sul prezzo del libro perché dopo tanto aspettare, battersi, tentare, abbiamo preferito aspettare una notizia certa, buona o cattiva che fosse. Ma poiché manca ancora una provvisoria conclusione, vi aggiorniamo. Ultimamente, alcuni dei sostenitori della legge Levi hanno cambiato atteggiamento nei nostri
confronti, riconoscendo che ‘avevamo fatto un buon lavoro e migliorato la legge’, e ci hanno offerto un compromesso:

1. un tetto del 25% allo sconto delle promozioni,
2. un tetto del 15% dello sconto per le vendite su Internet (allineando quindi gli store on-line alle librerie)
3. che una stessa promozione non sia ripetibile nell’arco dell’ anno solare.
4. Una verifica del funzionamento della legge dopo un anno.
In cambio non ci saranno limitazioni di numero e di periodo per le promozioni (fatto salvo il mese di dicembre).

Avremmo potuto, facilmente, mandare tutto all’aria. Perché ormai, con quel che sta succedendo, sia al Senato che alla Camera la questione ha perso attualità e interesse. Ma non ce la siamo sentita di prenderci la responsabilità di far cadere la possibilità di una legge sul prezzo del libro forse per sempre, certo per anni.

A queste condizioni, Ricardo Levi pensava che il ministro Romani (liberista convinto) avrebbe concesso la deliberante. La Commissione VII della Camera sembrerebbe disponibile ad approvare subito il nuovo testo, che verrebbe applicato a partire da Settembre (perché i gruppi vogliono godersi la loro totale libertà per qualche altro mese). L’uso del condizionale è dettato dal fatto che sono passati ormai diversi giorni e non abbiamo avuto altre notizie.

Questa è dunque la situazione: i Mulini a Vento, consultati diversi altri editori e librai, hanno accettato il compromesso perché una ‘prima’ legge venisse promulgata. La palla è passata al governo e alla Camera, poiché la Commissione del Senato ha sottoscritto i nuovi emendamenti.
Ma, se volete far sentire la vostra voce, abbiamo imparato di nuovo in questi giorni che la piazza è un luogo sonoro.

febbraio 28, 2011

saluti da Parigi

febbraio 11, 2011

Garamond esce dall’Associazione Italiana Editori

[Ecco il testo della lettera raccomandata inviata oggi 2 febbraio 2011 al Presidente dell’AIE, con la quale Garamond annuncia la sua uscita dall’Associazione Italiana Editori. La lettera è ripresa dal blog di Garamond]

Gentile Dott. Polillo,

con la presente, in qualità di titolare e legale rappresentante della casa editrice Garamond di Roma, le comunico la nostra decisione di uscire dalla Associazione Italiana Editori.

Garamond da tempo non si riconosce più nella politica dell’Associazione e nelle modalità di rappresentare le istanze, i valori e gli interessi della specifica categoria di editori di cui Garamond fa parte, ovvero quella degli editori indipendenti ed estranei alle concentrazioni dei tre o quattro grandi gruppi, che sempre più risultano dominanti nel panorama editoriale italiano, soprattutto nel settore scuola in cui operiamo.

In particolare, rilevo la totale difformità di posizione fra quanto espresso in varie sedi da AIE e quanto noi sosteniamo, a proposito delle trasformazioni in atto nel settore dei libri di testo scolastici introdotte dalle recenti normative ministeriali sui testi digitali, ma soprattutto dai cambiamenti effettivi di pratiche di studio e acquisizione di conoscenza da parte degli studenti dei nostri giorni, che chiedono contenuti digitali e di rete più che pesanti, rigidi e costosi testi a stampa.

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febbraio 10, 2011

folies d’encre

7 novembre – Centre Culturel Français

[Di seguito il verbale dell’incontro, organizzato da SlowBook che si è tenuto a Torino tra il libraio francese della libreria Folies d’encre, Jean Marie Ozanne (libraio ed editore), e alcuni librai indipendenti piemontesi. Ci sembra una bella testimonianza sull’opportunità della legge Lang]

Da piccolo volevo fare il pompiere, lo psicanalista o il libraio. Ho scelto forse il meno remunerativo dei tre mestie- ri ma non il peggiore. Ho deciso di aprire la mia libreria a Montreuil, nella periferia Est, di Parigi perché sono cre- sciuto lì, nel département 93, famoso per essere il quartiere rosso e uno dei più poveri di Parigi. Oggi in questo quar- tiere esistono 7 librerie indipendenti e 5 di queste sono Folies d’Encre. Quando Jérôme Lindon, il fondatore delle Editions de Minuit, ha saputo che aprivo una libreria a Montreuil mi ha chiesto se in quella zona cisì degradata qual- cuno sapeva leggere. Io gli ho risposto : Sono tutti cretini, come me d’altronde, e quindi faremo una libreria di cre- tini per cretini. Non avevo scelta bisognava fare una libreria aperta alla città e al mondo. Ho iniziato con una libre- ria di 45 m2, poi sono passato a 120 m2 e oggi Folies d’encre è di 300 m2. Con me lavorano 10 persone e due apprendisti, di fronte alla libreria c’è infatti la scuola per librai, di cui sono diventato presidente, che richiede che i suoi studenti facciamo un apprendistato.

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febbraio 10, 2011

liberilibrai a Cantù

3 febbraio 2011

Cari colleghi
Invio questa informativa per comunicarvi che in questa ultima settimana abbiamo fidelizzato un notevole numero di nuovi aderenti. Tale risultato può essere interpretato positivamente da una parte certo, ma dall’altra potrebbe significare che la situazione sta volgendo al peggio per cui voglio sperare che si senta maggiormente la necessità di unirsi e far fronte comune contro lo strapotere editoriale, quello della grande distribuzione e quello delle associazioni di categoria che invece di contrastare, pare favoriscano questa situazione. Per quanto mi riguarda, sostengo la necessità di adesioni numerose per poter contare, non dico di arrivare a ciò che è capitato a Tunisi in questi ultimi tempi, ma per la nostra categoria si profila la stessa situazione. La legge sul libro che attendiamo da quasi 30 anni credo sia volutamente molto lontana ed è un problema che probabilmente non interessa a nessuno anche perché siamo quattro gatti, non scendiamo in piazza e soprattutto siamo pecore, inoltre l’eliminazione delle nostre botteghe favorirà quell’ignoranza molto più governabile della competenza che si acquisisce con la diffusione del sapere.

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febbraio 5, 2011

un giro in libreria – febbraio 2011