dalla libreria Odradek a BOL

Roma, 30-07-2012

All’attenzione della società BOL

Formalizzo la richiesta di informazioni dopo un primo contatto telefonico con voi. Come mai praticate il 35% di sconto su 10000 titoli?. Sto raccogliendo una corposa documentazione e per praticità farò riferimento ad un solo titolo: I Privilegiati, Dee, Mondadori. Il titolo in questione è regolarmente distribuito nei magazzini e non è stato tolto dal mercato. La novità tascabile pubblicata da Beat a 9 euro sarà disponibile soltanto a settembre. Secondo me quello che state facendo non è in conformità con la legge Levi. Ma questo lo vedremo in altre sedi. In attesa di una vostra risposta vi auguro buon lavoro.

Il Direttore di Odradek
Davide Vender

4 commenti to “dalla libreria Odradek a BOL”

  1. certo che voi librai ce la state mettendo proprio tutta a farvi odiare.

  2. scusate.. “per farvi odiare”.
    Ma piuttosto che fare campagne negative, non conviene promuovere le librerie indipendenti, magari con campagne pubblicitarie che parlino dei benefici che avete rispetto agli altri “venditori”?

  3. certo, dobbiamo prendere atto che il mercato quando viene lasciato a se stesso funziona alle perfezione, che non siano necessari interventi a tutela di certi soggetti, come le librerie indipendenti. Lasciamo anche che la LIBERA CONCORRENZA aggiusti non solo il mercato del libro ma anche quello della finanza, per esempio; perchè intervenire quando le cose funzionano nel migliore dei modi?
    Che si smetta di finanziare il presunto sviluppo del Sud Italia e si lasci fare al mercato, che nessun contributo agricolo venga erogato, e possano finalmente avere accesso al mercato i prodotti a basso prezzo dal resto del mondo; magari possiamo accennare alla Fiat, che per decenni ha ottenuto contributi a fondo perduto, e via discorrendo, continuando per giorni..
    se qualcuno non lo sa, la Commissione Europea prevede l’eccezione culturale, la possibilità di andare oltre il concetto di libera concorrenza e di concedere aiuti di stato (L’Unione europe sostiene con sovvenzioni il cinema prodotto dai Paesi membri, per esempio, per evitare che sugli schermi si possano vedere solo film Made in Usa, ) per favorire la biodiversità del settore, per impedire che le piccole realtà vengano cancellate.

    Gli interventi del legislatore avvengono in tutti i settori, è impensabile immaginare che la libera concorrenza esista e che il mercato si regga senza interventi esterni di alcun tipo.

    Per avere una idea, ecco cosa offre lo stato francese ai colleghi d’oltralpe per ” valoriser le réseau des librairies indépendantes.”

    Contributi a fondo perduto:
    L’aide à la création, à la reprise, à l’agrandissement et à la rénovation
    L’aide au développement d’un fonds durable
    L’aide à l’informatisation
    L’aide aux animations

    Oltre a imporre un tetto del 5% (cinque) per cento agli sconti.

  4. Avete proprio citato l’esempio giusto: i contributi al Sud Italia che invece di avvantaggiarlo hanno solo creato un sistema assistenzialistico che non l’hanno reso competitivo con il resto dell’Italia. E’ la fine che vorreste far voi?
    Non essere competitivi?
    Poi distinguiamo.. aiuto alla cultura ok. Aiuto per chi fa cultura ok. Ma le piccole e indipendenti librerie cosa centrano con tutto ciò? Vendono e non producono cultura (se non in maniera riflessa). Se vogliamo seguire il vostro ragionamento allora ha più senso aiutare gli autori (coloro che scrivono libri) che chi li vende, no?

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